Recensioni: Sunny Side Up.

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view post Posted on 23/11/2009, 20:09




Ecco alcune recensioni pubblicate sul Web approposito dell'ultimo album di Paolo:

*Digital Emerald*

IN PAROLE POVERE:
Il talentuoso, giovane cantautore scozzese non delude ma non strabilia. Per il secondo album, Nutini sceglie di non correre troppi rischi, rifugiandosi in percorsi musicali già calcati dai grandi della musica rock, folk e soul. Il disco diventa un godibilissimo omaggio alle più grandi voci maschili del '900; al contrario di Back to Black della Winehouse, tuttavia, Sunny Side Up si scosta debolmente dalla nuda rilettura del passato.

LODIAMO:
Tra tutte, spiccano: la deliziosa 10/10, inno con sonorità reggae-ska, capace di risvegliare il buon umore; Coming Up Easy, malinconico omaggio al soul anni '70; la scatenata Pencil Full of Lead, che fa eco ai maestri del jazz in stile New Orleans; il perfetto 3/4 strappacuore di No Other Way; Worried Man, splendida ballata popolare, una sorta di racconto in musica.

PERCHE' ACQUISTARLO:
Questo disco spiazzerà coloro che lo acquisteranno aspettandosi altre Candy. A differenza di These Streets, si tratta di un album volutamente non-pop, eppure estremamente piacevole. Crediamo che, in questi tempi bui, la straordinaria voce di Paolo sia portatrice di un messaggio molto positivo, consacrato da questo Sunny Side Up: a volte basta accontentarsi delle cose più semplici, per essere felici.

°°

[Gianni Sibilla]
Sarebbe facile mettere su il secondo album di Paolo Nutini e scambiarlo per qualcun altro. I primi secondi di “10/10” sono dei fiati con un ritmo in levare, una voce che potrebbe tranquillamente arrivare dalla Giamaica. Il secondo brano è una ballata soul, che ricorda un po' Ray LaMontagne ...
E' successo a chi scrive, di mettere su “Sunny side up” e pensare: “E' uno scherzo”. Sarà perché “These streets”, il disco di debutto di questo giovane scozzese di origini italiane, è ormai di 3 anni e passa fa. Lanciò Nutini sopratutto grazie a canzoni come “Rewind”, piacevoli brani di cantautorato pop, che qua sembrano spariti. Allora Nutini aveva 19 anni e li dimostrava tutti, oggi ne ha 22 e ne mostra, musicalmente s'intende, molti di più.
“Sunny side up”, non fraintendete, è tutt'altro che una delusione, o un disco vecchio. Anzi, è un signor disco: è stato prodotto da Ethan Johns (Ryan Adams, Kings Of Leon, oltre appunto a Ray LaMontagne), e si sente, con i suoi suoni puliti e retrò. Nutini ha scelto di scrivere canzoni meno convenzionali, e le canta con voce intensa, più matura: “Coming up easy” e “ Growing up beside you” sembrano quasi dei loop della stessa frase musicale, come molti altre canzono dell'album. Anche il singolo “Candy” sembra – volutamente - non decollare mai. Magari la cosa non avrà fatto particolare piacere ai suoi discografici, e sicuramente gli procurerà meno airplay radiofonico. Però “Sunny side up” è una decisa crescita musicale, servirà a levargli quella patina un po' “easy listening” che gli ascoltatori più esigenti potrebbero avergli appiccicato addosso, scambiandolo per un prodotto di marketing. Non lo era allora, e a maggior ragione, non lo è adesso.
Insomma, una delle più belle sorprese musicali di quest'anno. Da ascoltare.

°°

[Tomgirl]
A tre anni di distanza dal suo disco d'esordio, "These Streets", l'ex diciannovenne prodigio Paolo Nutini torna senza particolare clamore a calcare la scena pop inglese col suo secondo album, "Sunny Side Up", autoprodotto e registrato in pochi mesi per l'etichetta Atlantic Records. Il percorso intrapreso dal giovane cantautore scozzese è chiaro fin dal singolo apripista, "Candy", una ballata malinconica e intimista che in qualche modo anticipa parecchio dell'anima folk pop di questo disco. Va subito detto che la voce di Nutini è cambiata parecchio rispetto agli esordi, così come il suo approccio alla musica e ai testi; siamo di fronte ad un lavoro maturo e ispirato, e soprattutto onesto. Sebbene permanga ancora un certo uso "infantile" delle liriche e siano ancora piuttosto evidenti i limiti compositivi già emersi nel precedente album, l'assetto complessivo risulta positivo, e la scelta di proporre una musica piuttosto lontana, come idee e come mezzi, da qualunque forma di britpop o indie-rock oggi in voga, non può che risultare incoraggiante anche per le produzioni future di questo cantautore puro e indipendente, a dispetto dell'età e delle aspettative della label.

L'inizio stupisce subito l'ascoltatore: "10/10" è un sorprendente ska con tanto di trombe e pianoforte che Nutini interpreta con un approccio quasi reggae. La nuova duttilità del suo registro vocale è solo una delle tante sorprese dell'album, ancor più encomiabile se si considera che il suo timbro sporco e disincantato permane sempre e comunque rendendo le interpretazioni molto personali. La successiva "Coming up easy" comincia lenta e riflessiva, per poi aprirsi nell'apice finale, con ancora trombe e voce protagoniste. "Growing up beside you" ospita invece organo e cori richiamando da vicino l'indimenticato Graceland di Paul Simon, disco che Nutini dev'essersi studiato per bene a giudicare dai tanti richiami e citazioni più o meno palesi che emergeranno anche altre volte nel corso dell'opera. La prima vera canzone d'amore dell'album è "Candy": capolavoro di songwriting, potrebbe benissimo appartenere agli ultimi Blur se non fosse per il cantato tanto particolare di Nutini - anche se sono l'assolo knopfleriano e il patetismo del finale a qualificarla a pieno diritto come pezzo migliore dell'album. La successiva "Tricks of the trade" è uno splendido esempio di ballata alla Damien Rice, triste e pacata, in cui Nutini si fa accompagnare solo dalla chitarra acustica e dagli onnipresenti cori del suo gruppo, i Vipers.

Con la ritmata "Pencil full of lead" sembra avere inizio la seconda parte del disco, ancora una volta all'insegna di un folk pop che assimila benissimo la lezione "esotica" del già citato Graceland di Simon senza scadere nel conservatorismo o nel manierismo. La successiva "No other way" è invece una ballata soul molto anni Sessanta che si segnala per la splendida resa vocale di Nutini, sfociando in un finale urlato e struggente che cattura irrimediabilmente l'ascoltatore. Per "High hopes" vale lo stesso discorso fatto per "Growing up beside you"; ottimo lavoro della sezione dei fiati, a sostegno dell'allegro falsetto di Nutini e di una melodia distesa e gioiosa, come si addice alle liriche. La successiva "Chamber music" è una delle produzioni più evocative dell'intero album, con un intermezzo strumentale dove sono i flauti a farla da padroni; discorso che sembra proseguire con "Simple things", nobilitata da un improvviso cambio di rotta e di ritmo nel finale. La genialità di Nutini sembra essere quella di condensare in poco più di due minuti intuizioni strutturali e stilistiche che dimostrano grande maturità e una non indifferente voglia di sperimentare con i mezzi a disposizione (a tal proposito bisogna sottolineare che l'intero album è "suonato", contrariamente a tanta produzione dello stesso tipo, che spesso ricorre al digitale per riprodurre molti di questi suoni). La penultima traccia del disco è una ballata vicina ai R.E.M. di Around the sun, "Worried man", sostenuta dai violini e dai cori. Si tratta di uno dei punti melodicamente più ispirati dell'opera, perfetto per introdurre la breve chiusura corale di "Keep rolling", che ci rimanda a scenari anni Cinquanta.

A conti fatti, questo secondo disco di Paolo Nutini stupisce per l'approccio indipendente e sincero dato ad ogni singola canzone, una qualità piuttosto rara al giorno d'oggi. Nutini ha voluto concepire un album secondo il proprio ideale di musica. Ha voluto essere se stesso, senza fronzoli e senza ripensamenti. Il risultato è stato un album sentito, un album vissuto e interpretato, nel senso letterale della parola, dall'inizio alla fine. Anche laddove il lavoro di songwriting risulti scialbo, interviene sempre e comunque la grande abilità vocale e la continua voglia di stupire del giovane cantautore scozzese. Non lasciatevi ingannare dalla copertina alla Cesare Cremonini, questo qui è un artista con la "a" maiuscola.



 
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